Chi ha seguito la storia della Vecchia Signora, saprà che il risultato attuale è frutto di tanto lavoro e tanti sacrifici tutti finalizzati ad un unico obiettivo, trasformare un camper in una redazione mobile, ovvero un mezzo concepito appositamente per essere sempre efficiente in qualsiasi situazione di svago e di lavoro. Per questo a maggio 2009, dopo pochi mesi dall’acquisto abbiamo preso la decisione di rivolgerci ad un’officina autorizzata Iveco per una consulenza su come rendere più efficiente il nostro motore 4912 Iveco del 1994 con ben 210.000 km sulle spalle.
Da una prima diagnosi risultavano infatti completamente da rifare distribuzione e frizione, in più c’era il problema dello scarso rendimento di un motore già abbastanza affaticato dal portarsi dietro un bel peso.
Da subito è stato chiaro che bisognava scegliere se sostituirlo o revisionarlo: e qui era in ballo anche una notevole differenza di spesa tra i circa 8000 euro più IVA di un motore rigenerato o i 5000 euro + IVA per una revisione completa da parte dell’officina.
[singlepic id=2316 w=320 h=240 float=left]Abbiamo scelto la seconda opzione con la speranza di fare altrettanti chilometri e avere un motore più performante, anche se sappiamo bene che è un motore troppo piccolo per il peso che porta. Comunque la decisione risale all’estate del 2009, quando l’officina l’ha buttato giù, per lavorarci in tutta calma, mentre la Vecchia Signora tornava a casa per essere sottoposta ad altre diverse operazioni di restauro come il rifacimento degli impianti elettrico e idraulico.
Ad ottobre 2010, dopo oltre una anno è stato rimontato e la Vecchia Signora è passata alla verniciatura, in vista dell’appuntamento a cui non poteva mancare, il Tourit di Carrara il 15 gennaio 2011.
I primi di dicembre 2010, la prima revisione: nemmeno presa in esame per la mancanza dei divani (dovevamo terminare il rimontaggio degli interni), a metà dicembre la seconda revisione: bocciata per la scarsa efficienza dei freni posteriori che vengono prontamente rifatti per passare la terza revisione quella del 17 gennaio, in piena fiera di Carrara.
In fiera la Vecchia Signora fa bella mostra di sé davanti all’ingresso, ma una grossa perdita d’olio ci fa preoccupare e torna in officina subito dopo la fine della fiera. Un tubo dell’olio non è stato attaccato, pensiamo sia il motivo della perdita, che però continua. Alla fine viene trovato un forellino sulla coppa dell’olio, ma anche dopo che è stato stuccato non si è risolto il problema. A perdere era la pompa a C del gasolio, quando è stata cambiata insieme alla sua guarnizione, sono cessate le perdite, ma non i problemi… Quando hanno tolto il motore hanno tolto anche il preriscaldo del gasolio per l’avviamento a freddo, che dopo è stato fatto ripristinare. Poi ci siamo accorti che la frizione, da sostituire come da accordi, non era stata cambiata. A marzo quindi sono stati ributtati giù il cambio e la frizione per metterla nuova.
[singlepic id=1789 w=320 h=240 float=left]Ma dopo questo intervento i tubi del riscaldamento sono stati rimontati in posizione errata e toccavano la turbina, e quindi bruciavano e puzzavano. Ce ne siamo accorti durante il viaggio di andata a Basilea, quando passato il confine, abbiamo cominciato a sentire un gran puzzo di bruciato dentro la cabina. Per tamponare la situazione al rientro, l’officina ha risolto con un isolante fra tubi e turbina.
Insomma rientri in officina dopo ognuno dei quattro viaggi che abbiamo compiuto da gennaio ad ora, fino all’ultimo, quando abbiamo sentito che il motore faceva uno strano ticchettio metallico. Pensavano agli iniettori che sono stati smontati e portati a controllare, ma anche dopo essere stati rimontati il rumore non è cessato. Si è ipotizzato che fosse la pompa del gasolio, quindi ci è stato consigliato di affrontare il viaggio mettendo un litro d’olio in un pieno di gasolio e poi rimandare al rientro le operazioni di controllo sulle valvole.
[singlepic id=2238 w=320 h=240 float=left]Ma al controllo non siamo mai arrivati, per lo meno non sulle nostre ruote, giovedì 2 giugno 2011 alle 5 del mattino sulla autostrada A13, all’altezza di Padova, mentre ci troviamo in fase di sorpasso, all’improvviso sentiamo uno sgranocchio preoccupante, c’è solo il tempo di mettere il piede sulla frizione e lasciare che il camion alla nostra destra passi oltre. Per fortuna c’è uno slargo dove fermarsi. Il resto della storia lo sapete già…ma adesso c’è da capire perché si è spaccata una valvola, che ha disintegrato un pistone, testa, albero a camme e rigato un cilindro con sicure conseguenze per l’albero motore…
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Adesso c’è poco da revisionare, la testa, l’albero a camme, le valvole, i pistoni, le bielle, le bronzine sono tutte da cambiare, l’officina vorrebbe evitare di smontare il blocco e l’albero motore, ma noi vogliamo che vengano smontati, controllati e rimontati dalla rettifica e che venga data anche una rettificata ai cilindri, solo così infatti avremo la certezza di non rischiare di fermarci ancora tra pochi chilometri.
Un’altra alternativa sarebbe sostituire il motore con un motore Iveco rigenerato, con prezzi che oscillano tra i 2000 + iva per un motore semicompleto revisionato (con reso da rendere), ai 4500 + iva di un motore completo revisionato con reso in qualsiasi condizioni (se il motore da dare indietro fosse stato sano, lo stesso motore revisionato costerebbe 3700 € + iva). Insomma diamo indietro il nostro motore sbriciolato e con 4500 euro + iva e 150 € di trasporto ce ne danno uno revisionato pronto per ripartire.
La cosa sarebbe allettante…c’è un unico problema nello scegliere la prima o la seconda alternativa: definire a carico di chi sono le spese.