Il bello delle vacanze in camper sono le deviazioni, ovvero quelle piccole ed inaspettate casualità che si presentano nel bel mezzo del viaggio…Può capitare infatti che mentre ti prendi un cappuccino al bar sul lago di Varese, prima di rimetterti in moto, tu ti metta a chiacchierare con un gentil signore che ti illustra le bellezze del luogo che stai (a malincuore) per lasciare e ti consigli una nuova meta a cui mai avresti pensato.
E così è stato che tra una chiacchiera e l’altra, sorseggiando il nostro cappuccino, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno (VA) sulla sponda orientale del Lago Maggiore.

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La bellissima giornata invernale, il tiepido sole ed il cielo limpido, oltre all’interessante racconto del simpatico socio della pro loco di Gavirate, ci ha portati fino al Leggiuno, incuranti delle strade strette e tortuose su cui abbiamo fatto arrampicare anche stavolta il Carthago Chic S-Plus noleggiato da Caravanbacci.


Finalmente grazie all’iniziativa noleggio Prestige di Caravanbacci in collaborazione con Carthago è possibile concedersi una “vacanza da re” su un mezzo extra-lusso.
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Alberto Besozzi di Arolo, mercante e usuraio del tempo, scampato ad un naufragio, durante una tempestosa traversata del lago, aveva visto giusto quando da bravo eremita decise di stabilire qui la sua solitaria dimora. Il posto è incantevole e la vista sul lago a dir poco fantastica, anche se a quei tempi non si potevano ammirare sull’altra sponda Stresa con l’Isola Bella e Verbania.

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Fatto sta che il suo corpo riposa in pace all’interno dell’edificio, in una cappella posta verso il fondo del Santuario. Il monastero venne eretto nel XIV secolo e si presenta oggi ai nostro occhi come una straordinaria testimonianza di epoche diverse: la facciata rinascimentale, il campanile a strapiombo sul lago, il sacello, ovvero la parte più antica, collocato ad un livello inferiore rispetto al resto della chiesa.
Da non perdere la Sala Capitolare, ovvero l’antico refettorio dell’eremo, una delle parti più antiche risalenti al ‘300, dove sono stati riportate alla luce alcune parti degli affreschi originali.
Curiosità
La Cappella dei Sassi prende il nome da un evento che i contemporanei interpretarono come un miracolo. Ad inizi ‘700 alcuni enormi  massi precipitarono sulla chiesa, ma restarono incastrati nella volta della cappella, rimanendovi sospesi fino al 1910, quando si adagiarono a terra senza danni e vennero rimossi.
Tra gli interventi di restauro, dopo gli anni dell’abbandono (dal 1800 fino alla fine degli anni Settanta), il più complesso è stato la “chiodatura” delle rocce, fatta con lunghe barre d’acciaio, alcune lunghe anche 30 metri, infisse nella parete al fine di bloccare il lento “scivolamento” della struttura. Questi lavori furono resi possibili “ingabbiando” per anni l’eremo con tralicci da cantiere.

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L’eremo è stato anche utilizzato dal cinema e dalla TV: compare nelle riprese del film La stanza del Vescovo di Dino Risi (1977) e come convento di Fra Cristoforo nello sceneggiato televisivo I promessi sposi di Salvatore Nocita (1989).
Cliccate qui per approfondire la storia di Santa Caterina del Sasso

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La sosta
Nessun problema per sostare in camper, anche con un mezzo imponente, il parcheggio dei pullman è più che adeguato. Ottima l’accoglienza turistica: un’area verde attrezzata anche per il picnic, da cui si diramano sentieri e passeggiate.
Sul percorso che porta all’eremo si trova anche un bel punto ristoro.
Non vi fate scoraggiare dalla quantità di gradini che dovete scendere per vedere tutta questa meraviglia, fortuna vuole che la provincia di Varese abbia fatto costruire un ascensore in grado di permettere l’accesso agli anziani e ai disabili, oltre che ai più pigri.
Nei weekend e durante la bella stagione l’eremo è anche raggiungibile via lago, punto di scalo dei traghetti che attraversano il Lago Maggiore.
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Qui potete verificare gli orari di apertura in ogni stagione dell’anno

Caravanbacci e Carthago ti offrono l’opportunità di goderti un weekend in Toscana su un motorhome Carthago!