Un ritrovo pasquale deve essere organizzato a dovere e a me non piace mai lasciare niente al caso…così ho scelto il Camping Pineta di Urbino,  immerso nel verde,  da cui si gode la stupenda vista della cittadina da cui dista un paio di km,  è dotato anche di una bella piscina,  di cui purtroppo visto il periodo non potremmo usufruire. Credo proprio sarà il primo che organizzo senza sole viste le previsioni che non promettono niente di buono e che consulto sei volte al giorno sperando forse in un miracolo! Piove già da parecchi giorni e non pare abbia intenzione di smettere, mi spiace anche per i tanti nuovi amici che si sono iscritti  che hanno anche i bimbi. Partiamo al venerdì pomeriggio,  per noi da Rimini sono solo 8o km, arriviamo verso le 17 insieme ad una coppia di amici,  purtroppo la pioggia incessante procura qualche disagio visto a come è ridotto il terreno dove dovremo sostare,  ma la cosa che mi fa più piacere è che mi hanno preceduto già 4-5 equipaggi che fra di loro non si conoscevano, e al mio arrivo li trovo all’aperto che ridono e scherzano come vecchi amici e i bambini tutti infangati che giocano a pallone…si vede che conoscono bene il vivere all’aria aperta…camperturisti doc! Alla sera ci siamo già tutti, mancano solo Milena e Gianluca da Modena che si aggregheranno verso le 22.

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Nella piccola saletta del ristorante alla sera ci viene servito un buffet di piadina e affettati seguito da una splendida colomba farcita da Giulia…bella e buona, così cominciamo a conoscerci in un clima veramente festaiolo. È sabato e…piove,  ma nessuno rinuncia alla visita a Urbino come da programma e la raggiungiamo, muniti naturalmente di parapioggia,  con la navetta del campeggio a grupp. La cittadina è piccola e quindi molto spesso ci incrociamo,  e ancora una volta non posso non compiacermi nel vedere come siano tutti allegri e felici di stare insieme!

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La città di Urbino,  che insieme a Pesaro costituisce la Provincia di Pesaro e Urbino,  dal 1998 è stata nominata Patrimonio dell’umanità UNESCO per il suo caratteristico centro storico. Sede di una delle più antiche università europee,  fondata nel 1506,  la città di Urbino conta più studenti che abitanti. Nel corso degli anni ha mantenuto intatto il suo aspetto urbanistico caratterizzato risalente all’età rinascimentale. Da vedere ad Urbino ci sono tantissimi monumenti storici e religiosi,  come per esempio la Fortezza Albornoz realizzata nella seconda metà del XIV secolo che domina la città dall’alto,  oppure la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta,  o Duomo,  risalente al 1021 voluta da Federico da Montefeltro duca di Urbino. Molto bello anche il Palazzo Ducale importante testimonianza del Rinascimento italiano e sede della Galleria Nazionale delle Marche,  uno dei più prestigiosi musei presenti nella regione. Da segnalare anche la Casa di Raffaello,  che si trova nell’omonima via,  al civico 57.

Alla sera ci troviamo ancora nella saletta dove Massimiliano e Giulia, staff del campeggio, ci offrono un aperitivo ricco di stuzzichini con cui finiamo col cenare, segue la tombola con  in palio uova di Pasqua che finiranno tutte ai bimbi.Al mattino di Pasqua pare che il tempo ci abbia graziato ed esce anche qualche timido raggio di sole, qualcuno va ad assistere alla messa pasquale e verso le undici cominciamo, sempre a gruppi e sempre con la navetta,  a raggiungere il ristorante che ci ospiterà e dista una decina di km. Ho prenotato alla trattoria ristoro Belvedere, in campagna con un ampio prato con i giochi per bimbi, è una costruzione molto semplice, ma spero si mangerà bene, sono la prima ad arrivare e vado subito a controllare il nostro tavolo, non tanto piccolo a dire il vero visto che siamo più di quaranta persone,  ed è con immenso piacere che trovo apparecchiata, in una sala tutta per noi con un bel camino in cui ardono due grossi  ceppi, una bellissima tavolata addobbata con semplicità ma con tanto buon gusto,  e in una piccola saletta comunicante il tavolo per i ragazzi.

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Cominciamo con gli antipasti,  ci servono una ragazza e un ragazzo molto gentili e simpatici,  la qualità del cibo è ottima, molto abbondante: fra crostini, frittatine, salumi e formaggi non so quante portate siano. Come primi ci vengono servite lasagne, rigorosamente fatte in casa con sfoglia tirata a mano e una novità per tutti noi: stracciatella in brodo di fagiano dal gusto molto delicato che tutti apprezziamo ed io per prima faccio il bis, come farò il bis con l’ottimo brasato alle verdure e nonostante mi sia ripromessa di non mangiare agnello, non posso non assaggiare quello cotto nel forno a legna…purtroppo squisito! Seguirà il dolce…caffè…ammazzacaffè…tanto per non farci mancare niente! Alle 17 ci alziamo da tavola,  dove siamo stati solo quattro ore,  anche un po’ allegrotti per le abbondanti libagioni e anche grazie a Massimo di Pescara che ha provveduto con grande solerzia a far sì che i bicchieri non fossero mai vuoti…del vino naturalmente!  Siamo stati molte ore a tavola ma sono volate: il clima è indescrivibile dall’allegria che regnava, abbiamo pagato € 25 a testa e i bimbi € 10…il ristorante Belvedere merita veramente un grande applauso! Torniamo in campeggio e ricomincia  a piovere ma ciò non ci toglie il sorriso ormai è constatato: insieme stiamo bene! Pochi di noi cenano e ci ritroviamo nella solita saletta anche per vedere se sarà possibile rispettare il programma di Pasquetta: gita al Furlo che non so se sarà possibile rispettare causa maltempo,  rimandiamo ogni decisione all’indomani che invece ci regala il sole!

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La gola o passo del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia,  nel tratto in cui questa costeggia il fiume Candigliano affluente del Metauro nella provincia di Pesaro-Urbino.

La forra si è formata tra il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976 m),  grazie alla forza erosiva del fiume Candigliano; nei millenni ha raggiunto una notevole profondità,  che tuttavia attualmente non è più visibile a causa della diga,  costruita nel 1922,  che ha ridotto l’impetuoso corso d’acqua a un placido lago.

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Per consentire un più agevole passaggio di persone e veicoli,  fu fatta scavare,  dall’imperatore Vespasiano,  una galleria nel punto più stretto della gola che fu detta “petra pertusa” o “forulum” (piccolo foro),  da cui “Furlo”; accanto a essa si trova un precedente varco di epoca etrusca,  lungo 8 m,  largo 3, 30 m e alto 4, 45 m,  e una piccola chiesetta,  detta della Botte,  un tempo abitata da un eremita.

Accompagnati da Giulia e Massimiliano, che ci faranno da ciceroni nella passeggiata in questa impressionante gola fra le montagne per finire come al solito a tavola, chi nel prato per un picnic chi come me gusta una buonissima crescia farcita con salsiccia e erbe  ancora più apprezzata nei tavolini di un chiosco, a fianco dell’abbazia di San Vincenzo in un ampio prato e con una bella e allegra compagnia e con il sole finalmente! Il ritrovo è finito, è arrivato il momento dei saluti e per me di trarre le dovute conclusioni….come riporta un link che gira spesso su facebook: SONO UN ESSERE UMANO E QUINDI NON SONO PERFETTA…aggiungo:lo faccio per divertimento e non per mestiere, purtroppo causa maltempo e forse per errore mio abbiamo subito qualche disagio di cui spero mi perdonerete,  sicuramente mi perdoneranno Massimo e Vittorio fra le cui famiglie è nata una bella amicizia, come mi perdoneranno tutte le belle famiglie che hanno partecipato al ritrovo e che spero vorranno lasciare un loro commento. Io solo una cosa voglio dire a tutti: sono stata molto bene con voi e spero di rivedervi ancora! …dimenticavo io non torno a casa, pernotterò in campeggio con gli amici Manuela e Maurizio, neo camperisti che con i loro 3 cani non hanno perso un nostro ritrovo  … la Calabria ci aspetta!