Dallo sguardo si capisce subito l’essenza di una persona, dal faro, lo spirito di un camper. Così per lo meno sostiene colui che condivide con me la rata del mezzo ricreazionale, ormai fermo da un anno per un pignolo restauro. In effetti la trasformazione da mezzo ludico a studio fotografico mobile non è cosa da poco e il nuovo faro tondo, molto più moderno del vecchio faro squadrato, riesce ad esprimere al meglio il concept del mezzo: uno sguardo a 360° sul mondo. Comunque, al di là delle considerazioni filosofiche e del certosino lavoro di restauro in vetroresina, strizzo l’occhio al futuro, sperando di essere al più presto di nuovo on the road a illuminare con i nuovi fari, nuove strade da scoprire…
Lo sguardo è tutto…

E brava, mi hai anticipato, presto pubblicherò tutte le fasi di ricostruzione (argilla, gesso, spatole, stucco, bombolette e tanta pazienza … ma soprattutto una coppia di fari presi in germania a buon prezzo). Quando ho trovato questo mezzo mi è piaciuto tutto, ha gli accessori ed una pianta giusta per poter fare dei “signori” viaggi in qualsiasi periodo dell’anno, ma c’è una cosa che non ho mai sopportato, il frontale con i fari e gli antinebbia ormai datati. È piu forte di me, ho aspettato, pensato e rimandato, perchè sapevo che sarebbe stato un lavoro impegnativo e visto che già ero abbastanza impegnato a ricostruire l’impianto elettrico e gli interni, compreso il motore, non volevo aggravare il carico di lavoro (lavoro si fa per dire .. divertimento nei ritagli di tempo). Ma poi un giorno navigando ho trovato questi fari che mi piacevano…e allora ho azzardato, gli ho ordinati e quando sono arrivati mi sono inventato la forma e il modo per istallarli… Che ne dite?