In camper ce n’è per tutti, ovvero si può sempre trovare il modo di far sorridere tutta la famiglia. Come? Non è così difficile quando ognuno riesce a soddisfare la sua voglia di divertirsi come più gli piace. Chi ci parla solo di chiese e musei, monumenti e folklore non ce la racconta tutta giusta,  o meglio non è l’unico tipo di gita ammissibile camperturisticamente parlando. Perché il camper è un mezzo talmente versatile che si può usare sempre, in ogni periodo dell’anno e soprattutto per andare ovunque, a due passi come a 1000 km lontani da casa.

Regola numero uno, ovunque si vada, è evitare di portarsi dietro musi lunghi e membri della famiglia insoddisfatti, perché in tali casi il micorcosmo del camper non fa che amplificare all’ennesima potenza i malumori.

Quindi se non volete fare in modo che il camper si trasformi in una specie di pentola a pressione, pronta ad esplodere da un momento all’altro, cercate di mettere insieme le idee di tutti, in modo che possiate godervela appieno.

apple-store085Così abbiamo fatto noi per Ferragosto, con pochi giorni a disposizione non si può certo puntare la bussola chissà dove, ma si può sempre trovare anche vicino a casa qualcosa di interessante da fare.

L’inaugurazione del primo Apple Store in Toscana a I Gigli di Campi Bisenzio ci è sembrato un evento di portata ragguardevole, per interesse professionale ma anche per semplice curiosità. Ovviamente il sorriso più largo alla sola idea era quella del babbo (come diciamo noi toscani) che per deformazione professionale è una grande appassionato oltre cultore del brand. Grande organizzazione ovviamente stile mela. Già dalla mattina presto l’immancabile coda davanti all’entrata che fa tanto aspettativa. Noi che abbiamo dormito parcheggiati davanti all’ingresso, ci siamo preparati con calma…sicuri di essere tra i primi…ma non era così…alle 9 già oltre un migliaio di persone erano in coda ad attendere il taglio del nastro. Incredibile: una serpentina che terminava all’ingresso dove i visitatori venivano accolti in stile stelle e strisce con applausi e give me five a iosa dal personale dello store. Distribuzione gratuita di colazione ai lati della coda, per ingannare l’attesa della tanto agognata maglietta distribuita ai primi mille che avrebbero varcato la soglia del tempio della mela. Insieme a noi a marciare a passo di lumaca un pubblico multigenerazionale e curioso, ed estremamente paziente, tutti in attesa del nostro turno di godimento multimediale, che è arrivato dopo circa 1 ora e mezzo di aspettativa. Per gli amanti del genere entrare in un Apple store è come visitare il paese dei balocchi, soprattutto perché non vige la regola guardare ma non toccare. Al contrario qui toccare e provare con mano è proprio un obbligo. La parte centrale del negozio è dedicata ai supporti mobili: iPhone, iPad, iPod, e Air, ogni tavolo di lavoro con i prodotti in prova, presieduto da un membro del personale, che guida tutti alla scoperta dei più arcani segreti di questa straordinaria tecnologia. Sui lati tutti i desktop destinati ad un uso più o meno professionale…e poi gli accessori, esposti come palline su un albero di natale e il grande bancone dell’assistenza. Insomma i toscani innamorati della mela da agosto possono dormire tra due cuscini e contare su un’assistenza immediata, ma soprattutto su corsi mirati in base al tipo di acquisto fatto e agli interessi, per cominciare ad usare le nuove tecnologie in modo utile e consapevole.

 

Ma I gigli come tutti i mega centri commerciali sono meta estiva prediletta per molti “aperti per ferie” come noi… Soprattutto ella stagione dei saldi. Ad agosto poi si trovano delle superoccasioni dell’ultimo minuto. A Piazza Italia: un paio di jeans, 2 magliette, 1 camicia, 1 paio di bermuda, bretelle e cappello per Sandro, due polo e un costume per me, sono valsi un’investimento di ben 32 euro! Ma il vero acquisto intelligente, quello di cui ci siamo vantati tutto il mese è quello della Aspirapolvere 12 volts Black and decker a 59 euro, trovata a Media World.

Il tubo di aspirazione troppo corto è stato subito integrato con un tubo idraulico da 1 euro trovato a Leroy Merlin.

Tutto questo solo per partire, ma si sa noi ragazze ci mettiamo poco a scaldarsi quando si tratta di shopping…e se poi ci sono di mezzo gli sconti…fatta la spesa al Panorama e spediti marito e figlio a mangiare, mi sono ritagliata un paio d’ore di solitudine. Poco male se ho saltato il pranzo, di sicuro ne ha giovato la linea…con 20 euro mi sono presa due vestitini estivi e due paia di sandali a 5 euro cadauno. Vana la ricerca di un paio di scarpe rosse da abbinare all’abitino comprato da Grazia a Viserba di Rimini, però le zeppe di corda a righine fanno molto noche caliente in Costa Brava e sono perfette per sdrammarizzarlo al mare.

Insomma, saltare da un negozio all’altro ci ha tenuti occupati fino all’ora di cena, consumata al ristorante giapponese: piatto di pollo e un piatto con maiale più un riso alla piastra con verdure, acqua coca e birra a 32 euro. Fuori la Vecchia Signora ci aspettava un po’ accaldata, ma non più rossa del solito. Il mio weekend ad alto godimento è appena agli inizi…il mattino dopo ci siamo svegliati nel parcheggio del Barberino Design Outlet Village (FI), pronti per una mattinata di shopping.

La Vecchia Signora parcheggiata davanti al Barberino Outlet Village

Non ricordo com’era la vita prima della nascita degli outlet, ma di sicuro era molto peggio di adesso. I saldi tutto l’anno sono una bella trovata veri o presunti che siano, una vera manna per le shopping addicted come la sottoscritta, sempre a caccia del vero affare. Che poi lo sia davvero o meno poco importa, ma a fine estate non è difficile trovare qualche buona occasione. Come i costumi in svendita, che magari non riuseremo fino alla prossima stagione.

Io personalmente sono un’amante dei fine serie in tutti i campi, la consapevolezza che sarò l’ultima ad indossare quel modello è molto eccitante, senza contare il fattore prezzo, che è sempre il principale deterrente. Non so voi ma di questi lustri lo shopping degli ultimissimi saldi è spesso l’unico modo per togliersi qualche sfizio…e così ho fatto: un paio di sandali di cuoio da Benetton a 10 euro, un completo giacca e pantaloni nei toni marrone- écru da Motivi a 14 euro…edbecco fatto un abbinamento perfetto per il mese di settembre. E poi ci sono i bambini, questi posti sono l’ideale per le scarpe, quindi …non ho potuto resistere dal comprargli un mito degli anni ’80, quelle Adidas Stan Smith che facevano impazzire i ragazzini della mia generazione! Ma è domenica mattina e l’outlet comincia ad affolarsi di gente, all’ora di pranzo riusciamo a trovare un tavolo libero al self service dell’outlet e mangiamo il piatto del giorno, che consiste nella solita sbobba da turisti, tradotto : pasta scotta al pesto, una cotoletta con le patate fritte, un paio di würstel e uno spicchio di pizza gommosa…il tutto per 22 euro.

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Ma a questo punto il piccolo reclamava attenzioni, un giorno e mezzo chiuso tra negozi e centri commerciali …cominciava ad annoiarsi…e il Lago del Bilancino che si trova a pochi chilometri da Barberino è venuto in nostro soccorso. Strano a dirsi ma il lago su google maps non si trova. Eppure è tutt’altro che invisibile, anzi è un bacino artificiale enorme dominato da una diga. Solo se mettete la visu aizzazione dal satellite potete individuarlo. E così abbiamo fatt noi per individuare l’area sosta, ma quando siamo arrivati abbiamo trovato cinque camper su un piazzale recintato in pieno sole, senza corrente e con tre alberi striminziti. Appena fuori dall’area, all’ombra di un grosso platano abbiamo trovato un vecchio Vas, in una ben calibrata posizione da outsider: tendalino aperto, lettini sul prato. Niente male…invogliati dal desiderio di scoprire il lago abbiamo proseguito e circumnavigato (o si dovrebbe dire circumcamperato) il bacino, in cerca di un po’ di verde, e di un bel posticino dove sostare contando sull’autonomia della Vecchia Signora. Devo dire che il luogo è affascinante, i boschi e le colline che si specchiano nell’acqua limpida danno subito una sensazione di freschezza e di evasione dalla consueta calura estiva. E poi finalmente girellando senza meta ecco la chimera: i camper parcheggiati su una lingua di terra sul lago e lo sguardo di intesa: andiamo anche noi?

La spiaggia davanti al parcheggio dove abbiamo sostato

Devo dire che la strada per cui ci siamo avventurati non era delle più agevoli, anzi dopo la prima parte asfaltata che porta fino al bagno Maria, uno dei due stabilimenti balneari che si trovano sul lago, inizia una strada sterrata che inizialmente non promette molto bene, ma che poi si allarga e porta diritta ad un piazzale che si affaccia direttamente sulla spiaggia. Lì abbiamo trovato altri cinque camper oltre ovviamente a diverse auto parcheggiate, e siamo riusciti a conquistare un fazzoletto d’ombra che ci ha permesso di non lessare per due giorni sotto il sole ferragostiano. Ovviamente arrivare e tuffarsi nel lago è stato tutt’uno, l’acqua è pulita anche se il fondale è un po’ melmoso e un po’ sassoso quindi è consigliabile l’uso di scarpette da scoglio. Un occhio va riservato anche alle correnti, che cambiano in un batter di ciglia ecco perchè la balneazione a regola è permessa solo nei pressi degli stabilimenti balneari. Le solite chiacchiere tra camperturisti ci hanno rivelato che al Bilancino esiste un’altro grande parcheggio riservato ai camper che però causa presenza nomadi è stato transennato di recente, un vero peccato, visto che si trattava di un bello spazio ombreggiato. Non mancano i percorsi in bici, si può costeggiare il lago e fare il giro, non solo seguendo la statale, ma anche attraverso i sentieri sterrati. Un bell’itinerario per la primavera quando è ancora abbastanza fresco per fare una sana pedalata.

In estate invece l’unico sollievo è stare a mollo, o magari farsi una bella remata, il lago è una tavola, per cui canoe, pedalò o canotti a remi come il nostro permettono di farsi un bel giro nel rispetto della natura. Il nostro canotto giallo e blu sarà un po’ fantozziano, ma ha fatto divertire da matti il nostro piccolo quando abbiamo toccato la sponda opposta del lago, e poi è stato utile anche rovesciato come trampolino per i tuffi. Insomma un weekend sul lago è proprio divertente, peccato solo per l’invasione di gruppi chiassosi che oltre a riempirsi di birra e mettere musica a volumi da disco-dance, si sono avventurati con le jeep fino sul lago, dove hanno lasciato montagne di spazzatura abbandonata…e poi dicono che i camperturisti sono maleducati…mah?

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Quando il parcheggio si è vuotato dopo ferragosto abbiamo preferito andarcene anche noi, visto che l’area è completamente buia la notte e piuttosto isolata, così siamo andati a dormire all’area di sosta comunale che di notte è illuminata a giorno con dei fari da stadio: il costo giornaliero è 8 euro, ma noi non abbiamo trovato né una sbarra, né un custode, né una cassa per pagare. Comunque invece di risparmiare, siamo andati a fare colazione al bar che si trova proprio di fronte…dopo due giorni senza mettere mano al portafoglio, ci sentivamo un po’ in colpa nei confronti dell’economia mondiale.

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