L’epopea del motore della Vecchia Signora alla fine sembra concludersi nel migliore dei modi: nessuna riparazione al vecchio motore già revisionato a dicembre 2010 e poi finito KO a giugno 2011, ma un motore rigenerato Iveco arrivato completo. Niente parti di ricambio, controlli all’albero motore, rettifica, lavori che avrebbero comportato un ulteriore dispendio di tempo e denaro da parte dell’officina, che da subito si è accollata l’onere della riparazione del danno.
Insomma in Italia ci sono ancora aziende guidate da persone oneste e la cosa ci rincuora, perché siamo talmente abituati a veder finire eventi del genere in controversie legali, che la nostra prima paura era che l’incidente che ci era successo avrebbe comportato un ulteriore costo per le nostre ormai consumate tasche. Invece per fortuna non è stato così: abbiamo siglato gli accordi verbali con una raccomandata all’officina, dove abbiamo comunicato i vari problemi riportati dopo la riconsegna del camper con il motore revisionato, fino al suo fermo definitivo, precisando in che modo volevamo che fossero eseguiti i lavori di ripristino del mezzo, avvalendoci della garanzia legale sul lavoro svolto sei mesi fa. E così è stato, dopo una settimana è arrivato il motore rigenerato, che è stato montato al posto del vecchio, che molto probabilmente verrà inviato a Iveco come reso per il recupero delle poche parti ancora sane e riutilizzabili.
Sabato scorso il primo test su strada, per vedere come gira il nuovo motore: di sicuro molto meno rumoroso del precedente ma un po’ più scarso in prestazioni (anche se è ancora presto per dirlo). In questi giorni di nuovo in officina per alcuni piccoli ritocchi e poi il test del finesettimana, la nostra prima uscita dopo oltre un mese di fermo forzato. La Vecchia Signora torna in pista e la redazione di DeR&d si rimette al lavoro sul campo!
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