Cosa deve fare una povera neofita dopo il primo weekend in camper? Ha passato due giorni a fermare sportelli ballerini, dispenser di sapone mobili, rovesciando olio e sale ovunque tranne che sull’insalata, che ha comprato al supermercato già lavata e condita per non sporcare la sua immacolata camper-cucina.
Cosa fa la poverina se non cercare umilmente conforto e consolazione tra quelle che crede le sue simili? Si affaccia fiduciosa al world wide web per trovare una voce amica prodiga di buoni consigli e digita la parola chiave “donne in camper”.
Nicoletta Bacci, che di mestiere vende i camper, parrebbe saperla lunga sull’argomento già dal 2004, quando sostenendo che “alle donne piace mansardato”, ha ammesso che più si costringe una donna in uno spazio ristretto, più si stimola il suo coefficiente intrinseco di scassamarroni, soprattutto se la si obbliga anche a fare l’angelo del focolare (vedi alle voci cucinare, lavare, rassettare). E brava Nicoletta, che parla anche contro i suoi interessi: perché un mansardato costa meno di un furgonato, viaggia un po’ meno spedito, ma con la sua bella cucina spaziosa e il bagno arioso, profuma di casa e non ci costringe ad assurde acrobazie domestiche.
Perché sul camper la confusione fra i sessi non esiste: il maschio guida e la donna cucina, ad ognuno il suo ruolo e le sue competenze. Si tratta di un’equa spartizione dei compiti, come sostiene un’altra camperista della prima ora, Simona Benzi, redattore capo di Turit, autrice dell’articolo “Rosa Camper, quando il turismo itinerante è donna”, piccolo trattato sul camper visto dall’altra metà dl cielo. Per non sparare a salve Simona si avvale di un campione qualitativamente importante di donne opinion leader del settore in quanto mogli di camperisti e di presidenti di associazioni camperistiche. C’è da rassicurarsi allora quando la maggior parte di queste signore sostengono che le loro occupazioni in primis sono quelle da casalinga, della serie “l’uomo guida e la donna fa tutto il resto”. Solo uno sparuto gruppo di post-femministe dichiara di alternarsi alla guida del mezzo, resta solo da capire cosa fa il compagno mentre loro sono alla guida. Molto probabilmente dorme o guarda la tv. La visione di un uomo intento a preparare manicaretti mentre la moglie fa le grandi manovre, è puro miraggio. In buona sostanza il camper non fa che riproporre in uno spazio più ristretto il microcosmo delle quattro mura domestiche, non per niente tra gli svantaggi della vacanza in camper le intervistate non citano la mancanza di aree di sosta attrezzate o gli eccessivi divieti di circolazione ai camper, quanto l’inadeguatezza del proprio marito a qualsiasi collaborazione all’interno della cellula abitativa.
A quanto pare però messe alle strette le brave signore continuano a dare il meglio di sé, anzi le più sostengono che il camper fa bene all’amore: insomma massaie in dinette e gatte in mansarda, perché il loro bravo autista, visto che non fa altro se non guidare, avrà per lo meno la decenza di non lesinarle un po’ di sano camperistico sesso.
Di bene in meglio: lasciata la pagina di turismo itinerante con il sogno di una notte infuocata nel cassetto, la nostra neofita approda a Camper Collezione donna autunno inverno 2009. Curiosa si affaccia su stylosophy shoes e legge: Originali e assolutamente uniche sono le scarpe Camper: ogni modello è particolare nella scelta dei materiali e comodo da indossare, le novità di questa stagione con foto prezzi e indirizzi…
Sai che faccio il prossimo weekend? La casa su ruote resta comodamente parcheggiata in giardino, mentre io mi faccio un giro di shopping in centro con le mie nuove Camper ai piedi…
Visto, acc, quasi un bus, ma a parte il peso non credo che sia molto diverso da guidare da un altro camper. Vai con la patente C cara! 🙂
Si, la dimensione è quella di un camper normale, forse più piccolo, perchè è più stretto e più basso e la lunghezza è sui 7,20. ma la scocca in resina e gli accessori vari lo portano in su di peso. Anche se sul peso ci sarebbe molto da scrivere, considerando il fatto che quasi tutti i camper che vengono venduti oggi con a serbatoi pieni e ad assetto per il viaggio sarebbero fuori peso, ma di questo riparleremo. In quanto al nostro speriamo di rimetterlo presto su strada, siamo ansiosi di incontrare un po’ di gente che ci possa raccontare le proprie esperienze.
Il nostro camper supera i 35 q.li e ci vuole la patente C. È quello del post “una casa su ruote” (esperienze) … presto inseriremo la trasformazione che è quasi terminata … e dovrebbe (spero) diventare la nostra redazione mobile.
Ma che camper hai che ti serve la patente C? E’ oltre 35 q.li?
Certo che in quella coppia i ruoli femminili toccano comunque a lei, magari un interscambio non guasterebbe!
Grande, ben detto. Io voglio far prendere la patente C a mia moglie, ma tutte le volte che ne parlo, trova sempre il modo per cambiare discorso, oppure mi dice: no vai, guida te che siamo in ferie ….
In ferie è un parolone, visto che ci siamo andati si e no 4 volte e ora è un anno che è smontato in attesa di ricostruzione. Comunque non è la mole che la frena, visto che è costretta a guidare quasi tutti i giorni un macchinone di 6 mt. e 32 qt di peso (quando puo però scappa con la “zeppetta” di macchina alta un metro e mezzo e pesa 700 kg). Sono d’accordo sul fronte di liberazione, anche se ho visto molte donne al volante. Una cosa buffa che mi è capitato di vedere, mentre eravamo fermi nel parcheggio dell’autogrill, arrivare un profilato con velocità sostenuta, guidato da una donna e il marito accanto che dormiva, si è fermata e in un attimo ha acceso le luci, acceso la parabola con autopuntamento, svegliato il marito e messa ai fornelli con una velocità incredibile. Hanno mangiato, guardato la tv e con altrettanta velocità ha spento tutto e sono ripartiti, con sempre lei alla guida. Il primo nostro commento è stato: “ammazza che moglie efficente”. il secondo: chissa che appuntamento televisivo o quale soap doveva guardare.
Camperista “emancipata”? Forse…. fondamentalmente camperista in solitaria, io guido e faccio tutto il resto, dai ruoli tipicamente “maschili” a quelli tipicamente “femminili”, con l’assistenza psicologica 🙂 della mia cagnona Dimba, unica compagna dei miei viaggi.
Non posso quindi che dissentire da questa cristallizzazione dei ruoli, anche se è vero che spesso accade proprio questo.
C’è una ripetizione esatta di quanto avviene durante tutto il resto dell’anno, ad ognuno i propri ruoli, senza soluzione di continuità….. uff….. donne, ribellatevi!
Gli uomini sono convinti spesso che noi non siamo in grado di guidare un camper, per le dimensioni, per il peso, e molte di noi si adattano a questa idea, anche per la paura magari di fare un danno e dare così ragione alle più cupe previsioni (iettatrici) del proprio consorte. E allora capita che normalmente o non guidano affatto, o gli viene concesso di farlo solo in qualche tratto autostradale a 44 corsie per senso di marcia, rigorosamente nella corsia più a destra e a non più di 80 km l’ora, con il consorte a fianco iperagitato, che le massacra a forza di “frena… attenta… che fai… vai di qua… vai di la…!” E che lagna!!!
Maschietti, siamo perfettamente capaci di cavarcela da sole! Io guido un camper di quasi sette metri e mezzo, mansardato, del peso di 35 q.li, e se posso farlo io possiamo farlo tutte!
Vogliamo fondare un “fronte di liberazione dai fornelli della donna camperista”?
Maschietti e femminucce, voi cosa ne pensate?