L’agricampeggio di Pomonte, nei pressi di Orvieto, è un approdo strategico e scalo privilegiato per chi vuole visitare Lazio e Umbria, e la sera, dopo una giornata in giro, ama lasciarsi coccolare da un’accoglienza familiare e vuole gustare i sapori genuini della cucina orvietana. I ritrovi che il gruppo Camper Camper e ancora Camper ha organizzato in questi anni, ci hanno permesso non solo di godere di questa proverbiale ospitalità, ma anche di scoprire posti nuovi e inaspettati.IMG_2219

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Non è difficile trovarsi senza parole davanti allo spettacolo di Civita di Bagnoregio, così suggestiva con il lungo ponte che la separa dalla terraferma, quasi fosse davvero un’isola arroccata su un enorme calanco. Il pedaggio di 1,50 euro che ci sembra tutto sommato giusto per proteggere e far prosperare il mito della città che muore…anzi, un’ulteriore conferma che questo paesino arroccato su una enorme zolla di tufo, è in piena fase di rinascita. Appena arrivati il lungo ponte che la collega al mondo dei vivi sembra quasi un percorso mistico per entrare nell’aldilà. Invece quando si varca la porta, si apre uno scenario estremamente vivace, segno di una cura e di un’attenzione tutta particolare per il recupero di un paese molto speciale. Ogni viuzza che si affaccia sulla strada principale è un tripudio di edera, vite americana e fiori, case ristrutturate a regola d’arte e locali pensati per accogliere i turisti che vengono a Civita per passare una giornata un po’ diversa, perchè qui non è difficile sentirsi sospesi nel tempo, a metà tra passato e futuro.

Bagnoregio: parcheggio camper a pagamento con partenza navetta per Civita.

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Anche il piccolo borgo medievale di Bolsena, ha un fascino tutto speciale, soprattutto per lo splendido panorama sul lago che si gode non solo dalla Rocca Monaldeschi, che ospita il museo territoriale del lago, ma anche dai numerosi punti panoramici che si aprono come piccoli squarci tra le strette viuzze del paese.

Vale una sosta la Basilica di Santa Cristina, dedicata alla santa patrona di Bolsena, punto di grande interesse sia storico che religioso.

Veramente agghiacciante e anche un po’ macabra la storia del martirio della giovane santa, che subì ogni sorta di sevizia inflittale dal padre, governatore della città per farla rinunciare al credo cristiano. Ma la sua storia non si conclude con il suo martirio, si narra che nel 1263 mentre Pietro da Praga, sacerdote boemo, celebrava una messa a Bolsena sulla tomba di Santa Cristina, dall’ostia appena consacrata abbia cominciato a sgorgare sangue, che bagnò il corporale e alcune pietre del pavimento. Queste sacre reliquie sono ancora conservate nella Basilica di Santa Cristina. Quest’anno in occasione del 750 anniversario del Mircolo eucaristico, la diocesi di Orvieto-Todi celebra il Giubileo Eucaristico.

Il 23 e 24 luglio di ogni anno per le strade di Bolsena vengono rappresentati i Misteri di Santa Cristina, che ripercorrono gli episodi del martirio della santa attraverso dieci quadri viventi nelle cinque piazze del paese. La festa inizia la sera del 23 quando la statua di Santa Cristina viene portata in processione dalla Basilica alla chiesa di San Salvatore e termina la mattina del 24 quando la processione fa ritorno alla Basilica.

Dalla basilica si percorre a piedi Viale Colesanti per arrivare sul lago, forse ancora più poetico in questo periodo dell’anno, con una luce dorata che filtra tra le nubi e rende l’atmosfera magica. Si passeggia volentieri lungo la spiaggia e il porticciolo al tramonto.

Cosa c’è di buono: all’osteria del Borgo Dentro in corso Cavour, abbiamo assaggiato tra le altre specialità di lago un pesce molto particolare, il coregone.

In camper:

Agricampeggio Pomonte

Bolsena: parcheggio camper e pullmann nei pressi del borgo medievale