Si può viaggiare in tanti modi, e non sempre servono le ruote. Anche un semplice accessorio può in effetti raccontarci a sua insaputa una storia unica e farci compiere un viaggio inaspettato. A noi è successo visitando il Museo del Bottone a Santarcangelo di Romagna, che abbiamo scovato grazie ad una romagnola doc, la nostra collaboratrice Maria Grazia Semprini

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Sostituiti dalle zip, soppiantati dagli strep, bistrattati dagli automatici, i bottoni sembrano aver perso un po’ di smalto negli ultimi anni …eppure come dice a ragione Giorgi Gallavotti, proprietario e curatore di questo affascinante seppur insolito museo, i bottoni sono tra i più preziosi testimoni della storia e della cultura. La collezione che questo gentil signore, già proprietario di una storica merceria a Santarcangelo, ammonta ad oggi a circa 12000 pezzi, che hanno lasciato gli ordinati cassetti del negozio per raggiungere gli onori della cronaca. Questo piccolo museo infatti non fa che riscuotere riconoscimenti e preziose donazioni da tutto il mondo.

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Giorgio Gallavotti all’interno del Museo

Un piccolo luogo magico che merita una visita, soprattutto se ad accogliervi troverete il signor Giorgio, solo lui infatti sa come attaccare bottone in modo piacevole…nel vero senso della parola, e trasmettervi tutta la passione dell’autentico collezionista. Per noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo come guida, i bottoni hanno conquistato un posto d’onore nei nostri cuori, oltre che sui nostri indumenti. Grazie a lui torna a galla l’indelebile ricordo della scatola dei bottoni della nonna, quella in cui sopravvivevano gli indistruttibili resti degli abiti che non c’erano più, pronti a tornare inaspettatamente alla ribalta su qualcosa di nuovo.
Per una fashion addicted come me, il bottone parla il linguaggio delle tendenze: i bottoni gioiello degli anni ’80, quelli griffati degli anni ’90…Il bottone non è mai stato solo accessorio, ma elemento decorativo su abiti, giacche, denim, e perfino sulle calzature.
Ma se oggi il bottone è un oggetto che sottosta ai normali processi di industrializzazione, nei secoli passati è stato opera d’arte in miniatura, indossato come un gioiello per  esprimere uno status sociale. Gli esemplari antichi conservati nel museo raccontano tante vite, come piccoli tasselli di un mosaico in cui ogni più piccolo pezzo compone un disegno molto più grande.
Dopo questa esperienza far incontrare un bottone e un’asola non sarà più un movimento meccanico: ogni bottone che ci portiamo addosso parla di noi, dei nostri gusti, delle tendenze moda che ci piace seguire. Ogni bottone è una scelta…e lascerà il suo piccolo segno sui sentieri della storia.
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La sezione dedicata ai reperti più antichi

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