Cari camperturisti, avrete capito che ci piace guardare al futuro, ma ovviamente ci piace anche parlare di tutto quello che è storia vissuta, certi del fatto che ognuno debba scegliere in totale libertà la strada da prendere in base alle sue esigenze e ai suoi desideri. E così quando Maurizio Tasselli ci ha inviato il suo articolo, in cui parla della ricetrasmittente CB, ovvero baracchino, lo abbiamo pubblicato volentieri, anche perché questo glorioso apparecchio è stato fino a poco tempo fa l’unico mezzo per tenersi in contatto ed essere aggiornati su viabilità e affini durante un viaggio. Oggi però ci sono tanti altri mezzi per raggiungere gli stessi scopi. Non siamo dei fautori della tecnologia a tutti i costi, anche perché spesso come avrete già sperimentato per conto vostro, sposare il nuovo è sempre un po’ una battaglia contro se stessi e le proprie capacità di apprendimento. Ma siamo certi che chi, come noi, è incuriosito da questo genere di sfide, apprezzerà i nostri sforzi e ne trarrà vantaggio, così come ci sarà chi apprezzerà l’articolo di Maurizio, perché affezionato al baracchino, come ad un vecchio amico che è stato compagno di tante avventure.

IL BARACCHINO C.B. di Maurizio Tasselli

Ovvero, un fedele compagno di viaggio che non deve mai mancare sul nostro Camper !!!

Cari Amici camperturisti, vorrei avviare un discorso con tutti voi circa l’utilità di un semplice apparato quale è il baracchino CB, nonostante stiamo vivendo in un era super tecnologica dove ormai tutto si fa tramite internet con i sistemi ed apparati più all’avanguardia che vi siano sul mercato.

A questo punto allora una domanda è d’obbligo, perché allora intendo perdere secondo voi del tempo per sto benedetto CB, semplice perché lo ritengo il sistema più semplice, ma efficace per comunicare a breve distanza, d’altronde è nato per quello.

Innanzitutto un accenno storico;

L’espressione banda cittadina, spesso utilizzata anche nella versione inglese di citizens’ band, in acronimo CB, identifica una banda di frequenze radio attorno ai 27 MHz, corrispondente a 11 metri di lunghezza d’onda, destinata all’uso privato.

La citizens’ band nacque negli Stati Uniti come uno dei vari servizi radio regolamentati dopo il 1945 dalla Federal Communications Commission (FCC) per consentire ai cittadini di utilizzare una banda di frequenze radio per la comunicazione personale (ad esempio i modellini radiocomandati, le chiacchiere fra parenti ed amici, le piccole imprese).

Anche in Italia nella seconda metà degli anni sessanta la CB ebbe il suo momento di grande successo dovuta all’importazione di apparecchi a transistor tipo importati dagli Stati Uniti. Nonostante fossero vietati e perseguibili la diffusione fu rapidissima. Si iniziò negli anni settanta la possibilità di essere legalmente autorizzati al suo utilizzo.

Ma praticamente cos’è un CB ?

È un apparato radio ricetrasmittente di debole potenza che per funzionare deve essere collegato ad un alimentatore a 12volt o ad una batteria e ad una antenna e permette in maniera molto semplice la comunicazione fra persone relativamente vicine fra di loro.

Ecco allora la sua potenzialità, permettere la comunicazione fra persone relativamente vicine fra loro ovvero la possibilità di scambiarsi informazioni e qualsiasi altra cosa la si voglia quali semplici chiacchiere, informazioni tecniche, stradali e di tutto si possa parlare, semplicemente spendendo pochissimo e per lungo tempo al contrario di ciò che attualmente si fa con il cellulare, in particolare quando si è vicini.

A questo punto scoperto perché non può mancare sul nostro camper, perché quando siamo in compagnia di amici ci permette di rimanere in contatto con loro senza svenarsi economicamente, cosa che avviene di norma col telefonico, anche perché spesso non si ha entrambi lo stesso gestore telefonico e quindi……..

Un baracchino, così viene chiamato in gergo l’apparato radio CB, magari a portata di mano ed una antenna a grondaia per non bucare o se si vuole, ma non è il massimo della perfezione tecnica con base magnetica, ed ecco che comunicare con tutti i nostri amici è la cosa più semplice che ci possa essere, specialmente se siamo un bel gruppo.

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Ecco un escursus di dove può essere installato:

  • perfetto sul nostro veicolo ricreazionale
  • per lavoro eccolo fedele compagno di viaggio sui bisonti della strada
  • per diletto o emergenza sulle imbarcazioni e perfino sulla compagna di viaggio a due ruote ma non dimentichiamoci che il suo uso può salvare anche delle vite umane durante escursioni passeggiate in bici
  • per scopi di Protezione Civile

Come vedete questo nostro compagno di viaggio si adatta a qualsiasi necessità anche perché lo troviamo nella classica struttura da base o veicolare, ma anche portatile e quindi ancora più versatile in particolare quando, una volta lasciati i mezzi nelle aree attrezzate ci si avventura a gruppi per visitare città e paesi

Come fare per essere in regola:

Per trasmettere sulla banda CB in Italia occorre inviare una denuncia di inizio attività al Ministero delle Comunicazioni e pagare una quota annua di 12 euro (nel 2012), che è indipendente dal numero di apparecchi posseduti.

L’uso degli apparati radio CB, come tutti gli utenti di sistemi di comunicazione deregolamentati (ad es. PMR 446, LPD) differisce dall’uso di apparati radioamatoriali, soggetti ad un esame scritto per ottenere l’autorizzazione (licenza d’esercizio d’impianto) a trasmettere e che possono utilizzare una gamma molto più vasta di frequenze radio.

In Italia, le apparecchiature utilizzabili devono avere una omologazione ministeriale. I tipi di modulazione ammessi sono AM, FM e SSB, questi ultimi sono per i modelli a 34 canali. La potenza massima concessa è di 4,5 watt per AM ed FM, mentre è di 12 watt di picco per la SSB. La portata degli apparati, se si usano con antenne mobili è di circa 5–10 km e può diminuire in presenza di ostacoli.

La legge italiana prevede che per l’uso individuale di un apparecchio CB sia necessario presentare all’Ispettorato territoriale della propria regione di residenza, una dichiarazione d’uso (non una dichiarazione di iniziata attività che è un’altra cosa) di apparati CB ai sensi dell’art. 145 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. È inoltre necessario pagare un contributo annuo, per verifiche e controlli, di 12,00 € alla tesoreria provinciale dello Stato[ che varia da Ispettorato a Ispettorato, si trova sul sito dell’Ispettorato stesso o del Ministero). Il contributo è indipendente dal numero di apparati. La stessa prassi (si può fare sullo stesso modulo) vale anche per l’uso di apparati PMR446 (le piccole ricetrasmittenti che si trovano nei supermercati a pochi Euro alla coppia).

Amici io mi fermo qui sperando di aver solleticato la vostra curiosità di provare questo semplice, ma sempre efficace sistema di comunicazione, pertanto fatevi installare da un tecnico o da un amico che ha già l’impianto il CB, ma fate attenzione, per far si che tutto sia perfetto controllate che l’antenna abbia una buona massa metallica e che il ROS (rapporto onde stazionarie) non superi il rapporto di 1,2 – 1,3 al massimo e buona conversazione.

A proposito, normalmente ci identifica con una sigla di fantasia ed io sono Il Marmocchio ciao… !!!

Perché scegliere uno smartphone di DeR&d, la rivista del camperturista

Mettiamo sul piatto della bilancia uno smartphone e un Cb e facciamoci un’idea di quelle che saranno le prospettive per il futuro a breve e a lungo termine.

Pensiamo alla tipologia di viaggio che facciamo: se giriamo l’Italia e andiamo in gita con gli amici il Cb può essere un’accessorio abbastanza inutile, dato che uno smartphone può venire incontro a qualsiasi esigenza. Ma perché uno smartphone invece di un cellulare normale? La risposta e’ semplice Il primo fa molte cose simpatiche che il secondo non si sogna nemmeno, insomma non solo telefono e alla fine telefonare e’ la più inutile delle sue funzioni. Scherzi a parte gli unici veri e propri computer portatili della categoria sono solo IPhone e Android. Gli unici veri aperti alle applicazioni libere e quindi perennemente in evoluzione. A questo punto, con uno di questi aggeggi in mano non resta che drizzare le antenne e capire tra la miriade di applicazioni gratuite o a pagamento quelle che ci possono essere utili. La ricetrasmittente cb fa solo una cosa: lanciare la nostra voce nell’etere oppure ascoltare quella di altri, ovviamente a turno su quel canale, che non sappiamo mai da quanti e da chi viene ascoltato. Riceve e trasmette su un’unica banda, lo smartphone invece ha quattro antenne incorporate: una in sola ricezione e le altre in ricezione e trasmissione. La prima in sola ricezione riceve i segnali gps, e può essere gestita da varie applicazioni, come il navigatore, la bussola…le altre tre in ricezione e trasmissione sono in ordine: una per la tecnologia UMTS che serve alle comunicazioni dati (navigazione internet e voce), una per il wi-fi che permette lo scambio di dati a corto raggio, e infine il bluetooth, in grado di mettere in comunicazione più dispositivi che si trovano vicini tra di loro. Insomma a meno che non vi avventuriate in una spedizione alla Overland (e allora in questo caso il vecchio aggeggio e’ l’unico che puo esservi d’aiuto in mancanza di ponti radio efficienti) il baracchino puo essere tranquillamente sostituito dal vostro smartphone e non necessariamente passando attraverso un operatore. Ci sono applicazioni come Tango per esempio che vi permettono di videochiamarvi, passando tramite il 3G, utilizzando il traffico dati. Cosa che fino a un po’ di tempo fa si riusciva a fare con Skype o con Face prima che li bloccassero. Non e’ detto che mentre stiamo scrivendo questo articolo qualche cervellone non stia gia partorendo un’applicazione che trasforma il vostro smartphone in un interfono…
Il futuro secondo noi? Un router wi-fi portatile che ci permetterà di essere tutti sempre connessi…con svariati vantaggi: guardare la tv, navigare e ovviamente essere sempre in contatto non solo con i nostri compagni di viaggio, ma anche con chi e’ rimasto a casa. E se qualcuno si perde? Non importa chiamare “Chi la visto”…basta attivare il trova-amici. Insomma un solo dispositivo…tanti servizi…vi pare poco? Unico dubbio: tutto questo ci farà bene, o queste onde elettromagnetiche finiranno per friggerci il cervello peggio di un forno a microonde? Purtroppo…solo ai posteri l’ardua sentenza…