Basta comunicati e cartelle stampa! Non vi siete accorti che le riviste sono tutte uguali? Per forza, a furia di fare copia incolla dei file che inviano gli uffici stampa delle case costruttrici, ai giornalisti saranno venuti i crampi alle dita…
Quindi per non cadere nell’orrore della collezione di cartelle stampa raccolte in sala stampa, abbiamo deciso di sbatterci un po’ e di andare a conoscere vis a vis quei personaggi che generalmente per noi giornalisti sono solo un nome e cognome seguiti da una chiocciolina e il nome di chi rappresentano, ovvero i responsabili degli uffici stampa, che in questo settore  possono essere giovani più o meno rampanti, oppure gli stessi titolari delle aziende. Tutti ci hanno accolti con la solita naturale diffidenza verso gli ultimi arrivati in un settore già ricco di incompetenti improvvisati.

La novità di quest’anno: Chausson e Challenger hanno lanciato la pianta con cucina e dinette centrali, ideata da Giotti line qualche anno fa, adesso la cucina si apre verso l’esterno con il portellone che crea una grande veranda

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[singlepic id=3461 w=320 h=240 float=left]Un’altra rivista? Proprio quello che ci mancava! Coro unanime, dettato dal malcelato imbarazzo davanti alla possibile richiesta di un altro balzello.
Ma che due palle, ora questi quanto vogliono per non distruggerci davanti al loro migliaio di lettori? Non era necessario essere dotati di telepatia per capire cosa passava nella mente dei nostri interlocutori.
Ma noi li abbiamo buggerati.
[singlepic id=3487 w=320 h=240 float=left]Rilassatevi signori, non siamo venuti a batter cassa ma a chiedervi un impegno ancor più grande: apriteci la porta di casa vostra e fateci dare un’occhiata sotto il letto, vogliamo vedere se avete qualche scheletro nell’armadio o se fate le cose per bene, al solo e unico scopo di spifferarlo a tutti nel world wide web! La richiesta non è da poco, ma di questi tempi,  è sempre meglio dare la vita piuttosto che la borsa. Strano a dirsi, ma dopo questa premessa tutti ci hanno fatto accomodare e siamo riusciti a farci raccontare diverse cose interessanti. Insomma un’ottima premessa per avviare una collaborazione basata sulla sincerità, visto che non ci sono i soldi di mezzo.

Il motorhome Mobilvetta, uscito lo scorso anno, fa l’occhiolino alla nautica

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In fiera si guarda ma non si tocca, ma nemmeno alle conferenze stampa si può fare brum brum…Peccato, perché tutti siamo abituati a provare un paio di scarpe da 50 euro per essere certi di starci comodi e non un camper da 50.000 euro…
All’estero è tutto un’altro paio di maniche, lì sono abituati a dare i mezzi in prova ai giornalisti che ne devono parlare, in Italia invece si parla di rifiniture e di tappezzerie come  se dovessimo comprare un accessorio per la Barbie. Che tristezza!

Giotti ha portato anni fa una grande innovazione nel design degli interni, e adesso si ripropone con mezzi più accessibili ad una piu vasta fetta di mercato

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Ma qui arriviamo noi, portatori sani del “provato per voi” che sta alla base del nostro concetto di informazione. Insomma dateci un camper e vi diremo a chi piacerà e perché, fate questo sforzo e la vostra onestà sarà ripagata dalla fiducia dei nostri lettori.
Tutti hanno apposto la loro firma virtuale a questo contratto di reciproca utilità che si basa semplicemente sull’informazione, senza scambio di denaro. E per tutti dico tutti, visto che, pianta alla mano, ci siamo fatti tre giorni di full immersion per soddisfare il bisogno fisico di conoscere persone vere e guardarle in faccia prima di tormentarele tutto l’anno al telefono, con le nostre richieste.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, quindi adesso starà a noi pungolare i diretti interessati per scucirgli informazioni e mezzi in prova, per toccare con mano qualche verità e potervela raccontare. Perdonateci fin da ora se faremo i  cattivi ragazzi e non ci ungeremo la lingua di burro come fanno tutti gli altri…non siamo qui per sputare veleno, ma per parlare come mangiamo, in modo libero, indipendente e sempre diretto.
Questo i nostri interlocutori ancora non lo sanno e ci guardano con l’occhio diffidente che si rivolge alle meteore che arrivano e passano nell’arco di un battito di ciglia. Ma scambiare due parole con loro ci ha aiutato a chiarirci le idee su vari argomenti: primo tra tutti la cultura e l’educazione all’uso del camper, che è una delle più grandi lacune da colmare. Ed è proprio questo che secondo noi dovrebbe fare una rivista, educare alla passione per un certo modo di viaggiare che dà e riceve rispetto dai luoghi che frequenta. Invogliare i simpatizzanti a buttarsi in quest’avventura e provare un nuovo modo di vedere il mondo, sensibilizzare le istituzioni ad aprire le porte ad un turismo che non conosce stagionalità, ma che si muove tutto l’anno. Organizzare eventi rivolti a diverse fasce d’età, perché viaggiare in camper è per lo più voglia di socializzare con i propri simili, e familiarizzare con gli usi e i costumi dei luoghi visitati. Per non parlare dei bambini, la nostra unica risorsa per il futuro, che viaggiando cominciano ad aprire la mente a nuove esperienze e conoscenze. In Francia e in Germania, questi concetti sono già realtà, a fine ottobre verrà inaugurato con una grande festa il museo Hymer, che ripercorre con i suoi 50 anni tutta la storia del camper. La Burstner, ha un’area sosta attrezzata accanto alla propria sede, e al mattino è solita offrire a tutti gli ospiti la colazione in showroom. Dethleffs ha venduto a Düsseldorf 240 camper contro i 24 venduti a Parma…questo dice tutto…qui da noi si vendono i camper, ma la cultura del camperturismo è ancora agli albori…ne sa qualcosa anche Az System, il cui club è Made in Germany. E noi? Non possiamo stare con le mani in mano, la diffusione della cultura del camperturismo, non può che portare beneficio al nostro paese, e allora…basta con le chiacchiere, è arrivato il momento di darsi da fare.

Il concept camper firmato Renault si fa ammirare per il suo design estremamente ricercato

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