Siamo a Basilea da pochi giorni ma nonostante la lingua per noi incomprensibile, ci stiamo già abituando alla città. Al mattino Connie al camping Waldorth  ci vizia con brioche e pane fresco, poi dopo una bella doccia sulla Vecchia Signora, ci vestiamo e ci incamminiamo verso la fermata del tram. Sono circa 500 metri, attraverso il campeggio, e poi dalle scale si raggiunge la strada. Siamo in una zona residenziale molto tranquilla tra villette con il giardino, tutte con il loro parcheggio per le bici rigorosamente coperto e la siepe curata. La nostra fermata è Landhof e proprio di fronte c’è un ristorante. Dopo il primo giorno, in cui ci siamo incasinati con i biglietti, abbiamo sempre fatto il giornaliero (20 euro due adulti ed un bambino) che ci permette di viaggiare tranquillamente e prendere tutti i tram che si vuole. E noi per raggiungere la fiera ne prendiamo due, prima la linea 11 fino alla stazione di Benhoff, e poi la linea 2 che ci porta dritti davanti all’ingresso della fiera (fermata Messe).

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Per arrivare in pieno centro città invece non bisogna cambiare tram, la linea 11 arriva proprio in Marktplatz, la storica piazza del comune, cuore del centro cittadino. Nel nostro giorno di relax siamo scesi proprio qui, abbiamo ammirato il chiostro del palazzo comunale, attratti dal rosso come le api dal miele, e poi incuriositi dai racconti letti sulla guida di Basilea, ci siamo goduti il sole insieme ai basilesi sul lungo Reno, provando anche l’emozione di essere traghettati da una sponda all’altra da un simpatico Caronte, che traghetta i turisti sulla sua barca di legno, grazie ad una carrucola e alla corrente da una parte all’altra del fiume (4 CHF, 3,30 euro). Così siamo approdati proprio sotto la cattedrale e da qui abbiamo di nuovo percorso Freie Strasse, la strada dei negozi più cool. Peccato che alle sei del pomeriggio qui chiudono tutti, ma la città non si svuota, anzi, al contrario i locali si riempiono di gente e le strade sono superaffollate, sopratutto quelle pedonali, complice anche Baselworld che porta un pubblico davvero multietnico a zonzo per la città in cerca di un po’ di divertimento dopo una giornata in fiera.

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Una cena vegetariana
Il Tibits Restaurant, bar e take away rigorosamente vegetariano si trova in Stanzlergasse ed ha un aspetto talmente carino che ci ha invitato ad entrare, ci siamo seduti al piano di sopra dove si godeva di una bella vista sulla strada e poi siamo scesi a riempirci il piatto. Qui funziona così: si prende un piatto e si riempie con tutto quello che si vuole dal grande buffet, quando si arriva alla cassa si mette il piatto sulla bilancia e si paga. Forte no? Noi abbiamo speso 62 franchi svizzeri (51 euro) e non è che abbiamo mangiato proprio benissimo…quando siamo usciti abbiamo rimpianto di non esserci fermati ad una piccola creperie molto carina nei pressi di Marktplatz, che pero alle 9 di sera stava già chiudendo.
Una piccola passeggiata per tornare alla fermata del tram in Marktplatz, e poi siamo saltati su direzione Landhof. Per puro caso abbiamo sentito parlare italiano, anzi fiorentino, e ci siamo messi a chiacchierare con dei nostri conterranei anche loro a Basilea per la fiera dell’orologeria. Intanto il mio vicino di tram navigava sul suo IPhone 4. Qui ce l’hanno proprio tutti, dagli uomini d’affari che sul tram controllano l’email, ai ragazzini che ascoltano la musica, ai creativi che girano video improvvisati in ogni angolo della città, e soprattutto sul lungofiume, dove oggi abbiamo visto di tutto, dalle famiglie con i bambini piccoli, ai giocatori di bocce, alle coppie di innamorati, ai gruppi musicali improvvisati, ma la cosa più curiosa è stato trovare dietro il giardino della cattedrale che si affaccia sul Reno, proprio davanti alla terrazza panoramica, un tavolino apparecchiato con fornellino per la bourgugnone e champagne…poco distanti un paio di borse della spesa…un tete a tete tra innamorati, o un party tra amici un po’ appartato dalla movida basilese?